domenica 6 novembre 2011

Processo M. Jackson, attesa per verdetto

La giuria non e' riuscita ad arrivare a decisione finale
Nessun verdetto ieri a Los Angeles alla fine del primo giorno di deliberazioni al processo contro Conrad Murray, accusato dell' omicidio involontario di Michael Jackson. La giuria composta di sette uomini e cinque donne si riunira' di nuovo lunedi' per decidere sulla colpevolezza o meno del medico. Si avvia a conclusione l'ultimo capitolo della storia della morte di Michael Jackson. E' infatti il momento della riflessione per la giuria che deve decidere sulle forti di Conrad Murray, il medico di Michael Jackson, accusato di omicidio involontario per aver somministrato al cantante la dose di Propofol che ne provoco' la morte, il 25 giugno del 2009. Dopo 49 testimonianze e sei settimane di udienze, i 12 giurati si sono riuniti in camera di consiglio per deliberare sulla sorte del medico e la sorella La Toya, che abbraccia la teoria del complotto, scrive su twitter che attende in verdetto con apprensione. David Walgren, avvocato dell'accusa nel suo discorso conclusivo ha affermato che il caso e' ''abbondantemente chiaro'', e le prove presentate durante il processo sono schiaccianti: Murray ha agito in maniera negligente, amministrando al cantante un farmaco che e' un anestetico chirurgico e che dovrebbe essere somministrato solo in ospedale. Questo suo comportamento poco etico e professionale avrebbe causato la morte del cantante. Ed Chernoff, avvocato della difesa, nella sua arringa difensiva, ha invece ribadito che e' la stessa pop-star, e non Murray, da considerare responsabile di quanto accaduto, perche' sarebbe stato lo stesso Jackson a iniettarsi il Propofol. Durante le sei settimane di udienze, testimoni dell'accusa e difesa hanno ribadito le loro ipotesi su un caso che rimane comunque di difficile lettura. Particolarmente toccanti sono stati i momenti in cui sono state mostrate le immagini del corpo nudo e magrissimo della pop star sulla tavola dell'obitori, prima dell'autopsia, e la voce, registrata sul telefono dello stesso Dottor Murray, di Jackson. Una voce impastata e tremante che fantasticava sul suo ritorno sulle scene.

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