A far scoprire le 'attivita« della donna sono stati alcuni suoi amici che inizialmente conservavano la posta per lei, poi le hanno chiesto del denaro in cambio del 'serviziò, fino a pretendere circa 5mila euro. Dopo aver pagato la prima tranche, lei non ne ha più voluto saperne, affermando di non avere più soldi. A questo punto i suoi complici si sono vendicati: con una telefonata anonima al commissariato hanno fatto ritrovare in strada un sacco con un migliaio di lettere mai consegnate, accanto a un biglietto che riportava il numero di targa dell'auto della donna. L'operazione, però, ha permesso alla polizia di risalire anche a loro, dopo aver rintracciato la postina. Un torinese di 41 anni è stato denunciato per sottrazione di corrispondenza e per estorsione, ma per la polizia sono coinvolte almeno altre tre persone. La truffa ha danneggiato naturalmente, spiega la polizia, oltre alla cooperativa e alla ditta di spedizioni, anche gli utenti. Gran parte delle lettere era costituita di estratti conto, documenti assicurativi, ricevute telepass e così via. Molti perciò si sono visti recapitare solleciti di pagamento e penali senza aver mai ricevuto gli avvisi originali.
Nessun commento:
Posta un commento